Cinque minuti di musica elettronica che flirta con la psichedelia. Poco più di un demo.
E' un onirico verso dei Beatles a prestare nome ed anima a questo progetto di musica elettronica. Il disco contiene due brani pressoché strumentali: la voce è intesa come un elemento che quasi non esce dal mix e dove le parole sono poco intelligibili e perlopiù ripetitive. "Bad Time", primo pezzo di soli 1:47 minuti, è ondeggiante e melodico, con campionamenti chillout raffinati e ciclici. A cavallo tra Moby ed i Saint Germain, mi ha ricordato anche qualcosa degli Air per questa atmosfera sospesa e vagamente psichedelica. Il successivo, "Ever Fallen in Love at the Bus Stop", non si discosta stilisticamente dal precedente con un mood privo di momenti drammatici o picchi spigolosi, conferendo all'EP un vago carattere easy listening.
Certo è che i circa 5:00 minuti complessivi di musica non lasciano spazio tanto spazio all'interpretazione, questo è ancora un progetto, embrionale, poco definito e acerbo, più una prova che una vera propria release. Aspetto nuove uscite in futuro.
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La recensione Sitting On A Cornflake di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-15 00:00:00
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