Sale altissima la febbre quando sta per uscire un nuovo disco dei Subsonica, una realtà musicale capace ormai di toccare livelli elevati sotto tutti i punti di vista: brani curati nei minimi particolari, melodia, ritmi dance, rabbia post-punk, live-act esaltanti, impegno sociale, Festival di Sanremo e centri sociali, stretta interazione con i propri fans.
Samuel, C- Max e soci accontentano ormai tutti i gusti, mettendo d’accordo gli ascoltatori dei generi più disparati. E questo è successo sin dagli esordi, cominciando alla grande con l’omonimo album del ‘97, per poi raggiungere il disco di platino con “Microchip emozionale”, e toccare la vetta delle classifiche di vendita con il successivo “Amorematico”, fino all’ultimo, freschissimo “Controllo del livello di rombo”. Doppio cd live, questa fatica del gruppo torinese, vale l’acquisto per una serie di motivi: due cd al prezzo di uno, tre inediti interessantissimi, e versioni live dei loro brani del repertorio cariche di energia. Si ripercorrono alcune tappe dell’ultimo tour della band, quello di “Amorematico”, che ha visto in tutto quasi 400.000 anime applaudire, cantare e ballare quelli che sono già dei classici della musica italiana.
Classici, sì, non può essere altrimenti: le canzoni dei Subs sono entrate nel sangue dei fruitori di musica italiana, scorrono senza controllo nelle vene, sospinte dal pulsare dei battiti cardiaci e stimolati dai beats elettronici. Gli elementi naturali si fondono con quelli sintetici, creando un connubio esaltante. Nel cd live si respira l’amore del pubblico verso questi genuini musicisti, cresciuti ‘suonando-sudando’, con il preciso intento di dare ogni volta un qualcosa in più ai propri fan, che ormai sono abituati a non essere mai sazi. Succede anche per “Controllo del livello di rombo”, dove i Subsonica avrebbero potuto limitarsi ad inserire soltanto le tracce live, godendosi il meritato riposo dopo le ottanta date live del 2002 ed altre esperienze collaterali (vedi Motel Connection). E invece, prima di pubblicare il disco, si sono chiusi in sala di incisione, a fine 2002, per regalare altri tre brani inediti. “L’errore”, che è anche il singolo estratto dal loro quarto album, sembra l’ideale seguito sonoro di “Gente tranquilla”, ripercorrendone le linee aggressive, tra il rock e l’elettronica, al limite della jungle. Il tema, però, è più introspettivo, quasi un autoesame: “Solo un rimorso che graffia il dolore, e sei solo e a fondo / solo uno schianto più acuto nel cuore”. Tremendamente languida ed erotizzante è “Livido amniotico”, in duetto con la cantante dance Veronika. Lenta, con basso in evidenza e le due voci intrecciate che si accarezzano, si strusciano, si abbracciano, in un amplesso vorticoso, mentre il testo si abbandona a viaggi interiori tra passato e futuro, un continuo ricordare e andare avanti, comunque andare avanti. Il terzo inedito, “Non chiedermi niente”, paga il suo pegno all’electronic-sound degli anni Ottanta, a quella ‘nuova onda’ tanto cara soprattuto a Max Casacci, cresciuto con questo genere musicale prima di dedicarsi al solare reggae degli Africa Unite.
Le 21 tracce live, invece, pescano dai tre album precedenti, più qualche episodio non incluso nei precedenti lavori: “Radio patchanka”, perfetto intro strumentale e “Ain’t no sunshine” morbida versione del classico di Bill Withers. Non ci sono altri commenti da aggiungere a tutti gli altri brani di “Controllo del livello di rombo”: chi ha visto i Subsonica dal vivo ha qui l’occasione per fermare le emozioni provate durante i concerti; chi non c’era, ascoltando questo disco può ben capire cosa si sia perso…
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La recensione Controllo del livello di rombo (2 cd - live) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-20 00:00:00
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