Folk di maniera, alla Capossela, con qualche idea originale che fa ben sperare per il futuro
Dal nome non si direbbe che fanno musica popolare, balcan rock, blues e folk. E invece i Dogslovecompany fanno proprio questo. L'ispirazione arriva direttamente dal guru in materia, cioè Vinicio Capossela, di cui è impossibile non sentire l'influenza in ogni traccia del disco.
"Cutina" è un buon disco. Ci sono canzoni complesse, altre divertenti, altre ancora un po' malinconiche, nel cantare un piccolo mondo antico e bucolico. Quelle in cui si sente il blues sono forse le più riuscite, perché particolari: "Marmellata di perle" o "Al bar" sperimentano suoni che in altri dischi di questo filone si fa fatica a sentire. Si sporcano in molti punti e subito dopo si ripuliscono col glockenspiel: effetti piacevoli, che indicano che questa band abruzzese ha un background molto ampio e fanno ben sperare anche per le composizioni future.
Il filo conduttore, la vera anima "folk", è il riferimento al paese d'origine, Catignano, che in vari pezzi come "Cutina" diventa cordone ombelicale e immagine idilliaca di una campagna perfetta e felice, rovinata da ecomostri e abiette azioni umane. "Com'è bella l'onestà", folk con fisarmonica e cembalo che si può sentire anche oggi alle feste di paese del centro Italia, fa ballare e pensare ai nostri nonni e bisnonni che mietevano il grano a giugno, pigiavano l'uva a settembre e uccidevano il maiale a dicembre. Musicalmente, però, sono pezzi più scontati, anche se ben suonati (come anche "Tracotanza" o "La polvere mi fa star male"). Seguono pattern già ampiamente esplorati nella tradizione popolare e dagli artisti che l'hanno portata su disco, e alla lunga possono annoiare.
Più si allonteneranno, dunque, dai canoni del genere, più faranno cose particolari e preziose, capaci di attirare anche chi il folk non lo ama e lo tiene a debita distanza. Perché le cose belle, si sa, devono avere un che di universale che conquista tutti. Loro un tocco d'autore, che possa fare questo, ce l'hanno. Devono solo farlo emergere di più.
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La recensione Cutina di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-02 00:00:00
COMMENTI (1)
Molto bella la opener!