Good For One Day TIME AND AGAIN 2013 - Rock, Alternativo, Post-Rock

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Un album che si muove entro i binari dell'emo-rock, con poche deviazioni. Una prova comunque sopra la media.

Sono passati tre anni dal loro debutto discografico “A Story Never Told” ed i vicentini Good For One Day hanno avuto tutto il tempo di crescere e maturare. Tornano oggi a farsi sentire con questo “Time And Again”, un album le cui coordinate si spostano verso territori più rock rispetto alle inclinazioni emo/pop-punk del suo predecessore. L’opener “Dead Wrong” ne è una chiara dimostrazione. Chitarre in primo piano, aggressive e catchy al tempo stesso, ritmi concitati che lasciano spazio ad un ritornello tutto da cantare. Una storia che si ripete già con la successiva “Runaway”. Il quintetto infatti sa giocare bene con le melodie, scrive brani freschi e dal sapore internazionale. Ecco quindi che pezzi come “John Doe” o “Two-Face”, cantata in duetto con Dominik dei concittadini Dufresne, non sfigurerebbero all’interno di più sponsorizzate produzioni americane. E’ chiara l’intenzione da parte della band di rendere il suo sound un po’ più maturo, ma nel suo processo di crescita ora si trova ancora a metà strada tra i Silverstein e i Jimmy Eat The World. “Time And Again” è un lavoro energico, giovane, sicuramente positivo che però non fa gridare al miracolo. Si muove sempre entro i binari dell’emo-rock, con poche deviazioni di percorso e concedendosi qua e là qualche clichè. Quella dei Good For One Day rimane comunque una prova sopra la media e forse per ora può bastare così.

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La recensione TIME AND AGAIN di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-14 00:00:00

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