"All I wanna do is write a perfect song for you": una dichiarazione d'intenti ambiziosa per un ottimo disco pop
"All I wanna do / is write a perfect song for you": impossibile non interpretare il ritornello di "Perfect pop song", canzone che apre il secondo disco dei bresciani Jules Not Jude, come una dichiarazione d'intenti. All'insegna della melodia, del pop di sponda angloamericana che dai Turtles e gli Association arriva fino agli Ocean Colour Scene e, per restare all'interno dello Stivale, agli ...A Toys Orchestra, il cui leader, Enzo Moretto, partecipa come ospite in "Raise the hood". E proprio sulla scia della band partenopea sembrano collocarsi alcuni episodi di questo disco, come "Martha", "Loons" e appunto "Raise the hood", mentre altri come "Orphan" si inseriscono nel filone inaugurato qualche anno fa dai Libertines.
Sono però i brani più strettamente pop le vere chicche di questo disco, come la già citata "Perfect pop song" e la conclusiva "The past", che sfodera un crescendo di voci e fiati che sembra legittimare in pieno l'ambizione di questo disco, affidato nel mastering a un grande produttore come Jon Astley (cognato di Pete Townshend nonché collaboratore di lunga data degli Who, Rolling Stones e Clapton), e chiudere il cerchio con una seconda "Perfect pop song".
Forse non tutte le canzoni che stanno in mezzo tra queste due sono indimenticabili, ma aggiungendo "Waiting for a lover-When your lover is another" si completa un bel trittico di melodie di qualità non comune. Dunque, se l'idea iniziale era semplicemente di scrivere una "perfect song for you", in "The Miracle Foundation" ce ne sono ben tre, e non è cosa da poco. Proprio per niente.
---
La recensione The Miracle Foundation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-09 00:00:00
COMMENTI (3)
hazel è bellissima!
Commento vuoto, consideralo un mi piace!
:D