La domanda è una sola: perché?
C'è qualcosa che mi sfugge, qui. Anzi, mi sfugge proprio tutto, e vorrei capire: se questa non è la colonna sonora di un film tratto da Rosamunde Pilcher, allora che cos'è? Un portfolio da mandare alla casa di produzione dei film tratti da Rosamunde Pilcher nella speranza che gli vengano commissionate colonne sonore? E se è così, perché farne un “vero” cd? Qualcuno dovrebbe ascoltarlo per suo diletto? Non sono domande retoriche, c'è qualcuno che un pomeriggio d'agosto vede “Il turbolento profumo della pioggia in Cornovaglia” e dopo ha voglia di riascoltarsi la colonna sonora? Se c'è, allora va bene, questo curioso oggetto potrebbe interessarlo, potrebbe metterlo su mentre legge “Il ritorno del fattore dello Yorkshire”, si immergerebbe alla grande nell'atmosfera, e verrebbe distratto giusto un attimo dalla chitarra b-movie sul finale di “Sweet Passion” (A proposito, parliamo dei titoli? “Sweety Soul” “Sweet Devotion”...).
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La recensione Regina di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-28 00:00:00
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