Cantautorato pop rock, che pesca dagli anni '90 più mainstream
Un cantautore di rock romantico, che canta l'amore e i sentimenti, rispolverando riff e melodie degli anni '90 più mainstream. Si chiama Osmel Fabre, vive a Roma ed è originario di Santo Domingo.
Moltissime canzoni dell'album si rifanno a Mark Knopfler e ai Dire Straits, un'influenza costante. Ci sono piccoli tributi ai Rem ("Lady B"), ballad ritmate dalle percussioni e cantate con voce roca da rocker ("Colours") o più epiche, con pathos crescente e scandite dalle chitarre ("The man on the top of the world"). Insieme ai pezzi da accendino alzato, come per esempio "Always be there for you". Si parla poi anche di paura di perdere l'amore, come in "Losing You", in cui la fa da padrone il piano. Più allegra, invece, "Summer", mentre l'impianto di "You and I" ha tutta l'aria di essere una canzone da strada, da viaggio, da macchina. La decade dei nineties del rock continua poi a sentirsi fino alla fine del lavoro, soprattutto con "Wherever you are", stretta fra assoli e riff di chitarre più che riconoscibili e riconducibili a stili già battuti.
La qualità di questa produzione non è certo altissima. E questo non è un disco che piacerà a chi nei propri iPod (o nelle proprie playlist di Spotify, per esser più aggiornati) ha band e artisti indie rock o alternative. Ma a quelli che amano le ballate con gli assoli un po' tamarri e il pop-rock da pub, senza grandi ambizioni, forse queste canzoni regaleranno qualche bel momento. Ox, si sente, ci mette parecchia passione e, per quanto affatto originali, i brani risultano sinceri a chi li ascolta.
Un consiglio per il futuro: osare un po' di più, provare a improvvisare qualche giro di accordi meno sentito e forse accorciare anche la track list. In bocca al lupo.
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La recensione When Things Come Easy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-16 00:00:00
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