Coldwave Coldwave 2013 - New-Wave, Indie, Dark

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Bene o male siamo al cospetto di una vera e propria tribute band. Con il loro primo EP i Coldwave decidono candidamente di emulare Editors e Interpol.

Coerentemente al nome che si sono scelti, che ci svela anzitempo il nome dell’assassino, questi quattro ragazzi di Ancona si prefiggono – cito testualmente – di “rielaborare in chiave contemporanea il sound inglese degli anni ’80 (Post Punk, New Wave, Dark)”. Ecco, siccome questo era esattamente né più e né meno che l’originario intento artistico che affratellava Editors ed Interpol non ci resta che fare 2+2 e premere INVIO.

L’omonimo EP d’esordio dei Coldwave altro non è che un viscerale atto d’amore (e sottomissione) in quattro atti, ai limiti del plagio: la band marchigiana, infatti, non s’ispira semplicemente alle due band succitate, no, ne ripropone pedissequamente - quanto spudoratamente - le movenze più marcatamente joydivisioniane! Le chitarre raggelanti, la sezione ritmica battente, i synth glaciali e, soprattutto, le linee vocali di Matteo Schipsi – che ricalcano quelle di Tom Smith e Paul Banks con la maestria di un provetto imitatore – palesano tutto il talento emulativo di una tribute band in carne ed ossa, talmente allenata e scaltra da riuscire persino a capitalizzare a proprio vantaggio gli slanci più creativi dei propri idoli: vi sfido pertanto a riconoscere la reale paternità di brani come “Take it or leave it” e “If you turn to look”, che ad un primo ascolto potreste ingenuamente scambiare come dignitosissimi scarti di “The Back Room” o "Turn On The Bright Lights". Provare per credere.

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La recensione Coldwave di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-09 00:00:00

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