Esplosioni di melodie cangianti tra psichedelia, prog e blues. Un buon inizio per un futuro promettente.
Immaginate di trovarvi catapultati nell'atmosfera psichedelica fine '60/ inizio '70, con "Lucy in the sky with diamonds" che vi dà il benvenuto in un mondo magicamente colorato di armonie floreali, frizzanti, sognanti, vive. A momenti vi sembrerà di passeggiare per Penny Lane in attesa del "Magical Mystery Tour" che vi porti via, con cori manco a dirlo beatlesiani in sottofondo accompagnati da brezze blues e prog. Un delizioso tuffo nel passato più ricco, e bello, e imbattibile che la musica abbia mai potuto vivere. "Born in the Wrong Years": per avvertirci hanno pensato di farci anche una canzone, come per mettere le cose in chiaro.
Loro sono i Masons, cinque ragazzi di Verona che con il loro primo omonimo ep di otto brani divertono, tanto, giocando con tutto ciò che hanno a disposizione: dalla voce principale a quelle invece in sincronia tra loro grazie ad un'armonia impeccabile, dalle tastiere cariche di note vivaci, decise e cristalline alla batteria che contribuisce come base portante con il suo ritmo energico ed instancabile. Dalle effettistiche d'avanguardia (come quelle che aprono l'ep con "Lobotomized People", traccia di passaggio per accoglierci meglio nell'universo Masonsiano) al flauto orientaleggiante di "The Nettle's Song" e alle chitarre, dinamiche ed intraprendenti come cavalli al galoppo su una spiaggia deserta al tramonto.
Dopo l'ascolto di "Masons" non vi mancherà la voglia di correre controvento in un prato, poi chiudere gli occhi, quindi sognare. Questi ragazzi, con la loro Musica, ci riportano indietro nel tempo accostando a panorami vintage sfumature di modernità. Brillante, ma già sentito. Unico difetto. Comunque, bella prova.
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La recensione Masons di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-28 00:00:00
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