Anhima 18anhima 2013 - Cantautoriale, Rock, Alternativo

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Da una Firenze che fu grande settanta minuti di rock all’italiana per rifuggire dall’oblio: direttamente dai ’90 tornano gli Anhima con un “best of”

Per una band realizzare un “best of” con un paio di album appena sul groppone in quasi venti anni di carriera suona francamente alquanto curioso se non in un’ottica meramente autocelebrativa o, come sicuramente in questo caso, artisticamente didascalica, volta cioè a documentarne la provvidenziale mutazione di rotta come diretta conseguenza di rinnovati entusiasmi, nuovi incontri e più appassionate collaborazioni.

Nati a Firenze nei primi anni ’90 gli Anhima, dopo un lungo periodo di letargo, tornano con una raccolta sostanziosa di 16 brani che alterna alcuni episodi tratti dal loro debutto – "Toccato Dal Fuoco" del 1995 – insieme ad altri estratti da "Impossibile Mutazione" del 2000 e a cinque inediti (il bel tiro new wave di “Orgoglio Punk” su tutti) scaturiti dalla recente reunion, sollecitata dal compianto Sergio Taglioni.

Duplice il suo valore aggiunto: da una parte cristallizzare l’ammirevole transizione di Daniele Tarchiani & Co. – interrotta proprio sul più bello – da un ruspante grunge-litfibiano verso più mature e panoramiche derive rock-elettroniche, dall’altra assestare un orgoglioso (quanto tardivo) colpo di coda per riconoscere loro, a distanza di tempo, un rispettabile cantuccio di visibilità nella scena rock tricolore, troppo a lungo feudalizzata, che lo vogliate o meno, da personcine come Negrita, Timoria, Ligabue, Vasco o gli stessi Litfiba.

Da una Firenze che fu grande settanta minuti di rock all’italiana come ultimo spasmo per rifuggire dall’oblio.

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La recensione 18anhima di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-29 00:00:00

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