Huliganz trova la dimensione ideale per il suo indie pop fresco e delicato al tempo stesso. Bravo.
Qual è il vero volto di Francesco Pintaudi? Quello di coprotagonista affidabile al fianco di Nicolò Carnesi? Quello di compositore sfrontato, dissacrante e a tratti geniale con gli Hank! (punto esclamativo incluso)? O quello altrettanto ironico ma decisamente più sfuggente di Huliganz? Chissà. Intanto, proprio quest’ultima incarnazione segna il ritorno discografico di Pintaudi. “Leaves On The Streets” è un ep semiacustico che sin dalle prime note rappresenta una piccola (e bella) sorpresa.
“Strade” è una canzone triste e raffinata che lascia da parte l’impronta Stone Roses del precedente lavoro di Huliganz per abbracciare una poetica tutta italiana, sia nei suoni che nelle immagini raccolte dalla strofa. “B&B Hospital” regala un arpeggio allegro e una surreale carrellata di persone in crisi d’identità. Pintaudi prova anche il colpo gobbo con la cover di “Satellite Of Love” di Lou Reed ed è una serenata timida, di quelle che ascolti nel cuore della notte col volume al minimo.
In questa versione ultraminimale - voce, chitarra e poco altro - Huliganz trova la dimensione ideale per il suo indie pop fresco e delicato al tempo stesso. Le canzoni infatti funzionano benissimo e restano in testa a lungo. Bravo.
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La recensione Leaves on the streets di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-20 00:00:00
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