I Vanilla Sky rivisitano in versione acustica il loro pop-punk emozionale
I Vanilla Sky tornano a pubblicare musica e, senza insistere sul classico emo-core a cui ci avevano abituati, presentano a sorpresa un piccolo EP con la versione acustica di quattro pezzi pubblicati originariamente sul loro ultimo album del 2012, “The band not the movie”. “Unplugged” contiene una manciata di ballate voce e chitarra che parlano sostanzialmente del tempo che passa, delle cose che inaspettatamente prendono direzioni nuove e di quello che invece sembra restare uguale a se stesso nonostante le candeline sulla torta siano più di trenta. Senza distorsioni e con la sezione ritmica ridotta al minimo le canzoni della band romana non appaiono deboli e mantengono la carica melodica che da sempre le contraddistingue. I testi sono assolutamente in primo piano: liriche coinvolgenti e profonde si appoggiano perfettamente sulla dolcezza del suono prodotto dalle chitarre acustiche.
Con alle spalle una decennale carriera iniziata nel pop-punk e proseguita in un dignitoso emo-core, i Vanilla Sky sono riusciti negli anni a farsi rappresentanti del genere in Italia, possono vantare una collaborazione con Mark Hoppus dei Blink 182 e un buon successo anche fuori confine. La popolarità dell’emo-core di qualche anno fa è sbiadita, si tratta di un genere dimenticato e ascoltare la discografia dei Vanilla Sky si rivela oggi un’operazione nostalgica per pochi appassionati. Paradossalmente, è proprio per questo motivo che il nuovo EP “Unplugged” dei Vanilla Sky riesce ad essere gradevole. Senza stare troppo a riflettere se i Vanilla Sky abbiano voluto prendersi una semplice pausa o invece inaugurare una nuova fase musicale, è evidente che le quattro tracce scrostate dalla patina elettrica si rivelano canzoni assolutamente valide, forse anche più apprezzabili delle loro versioni originali.
---
La recensione #unplugged EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-19 00:00:00
COMMENTI