Rock Lo Fi ricco di distorsioni che fanno muovere il piedino
I Gentlemens sono tre musicisti di Ancona che si alternano alle due chitarre e alla batteria per il loro terzo lavoro. "Less Said, The Better" è un album garage rock/lo-fi, con atmosfere alla Strokes e ritmi ricchi di distorsioni che fanno muovere il piedino. Le tracce sono attraversate da scariche d'amore ("Baby Fun", "Cry Lover", "She Drove My Mind Insane and Cold") notti agitate ("Wake Up") e voglia di andare via ("I Don't Wanna Live In This Town"). Risultano accattivanti il riff di chitarra di "Tonight" e l'ancheggiante rock di "Pet Boy". "Don't Take Me Down" sembra avere una marcia in più, per rabbia, ritmo, grinta e immediatezza. Batteria incalzante, canto graffiato e schitarrate: la ricetta è questa per tutte le 12 tracce. I testi, sincopati e diretti, non sono niente male, in buona sintonia con gli arrangiamenti brevi ed elettrici, anche se a tratti un po' troppo ripetitivi.
Lo-fi, si diceva, forse troppo: il disco si inserisce bene nel filone che vuole rappresentare (vedi alle voci Stooges, Clash e Rolling Stones) ma manca ancora qualcosa, un tratto distintivo che elevi il suono della band ad esempio da seguire per tutti gli altri esponenti del genere. Una cosa è certa: dal vivo devono fare la loro porca figura, altrimenti non vale la pena aspettare il prossimo disco. Vedremo.
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La recensione Less Said, The Better di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-24 00:00:00
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