Buona tecnica, buon ep post-rock/screamo. Ma manca ancora qualcosa.
In effetti "Epilungo" è un Ep lungo. Il trio Moscova - basso, batteria, chitarra & voce dall'Emilia Romagna - ha un bel suono post-rock ma difetta ancora di qualcosa. Dopo l'intima introduzione strumentale della traccia di apertura, il disco si sposta verso lo screamo, quello con la voce sempre urlata e che rimane nascosta tra gli strumenti. La tendenza è di stazionare su ritmi pestati e veloci, c'è qualche episodio più lento ("Buongiorno, "Emotivetto", "Cozze"), un brano strumentale ("Piccolo Pezzo Lucido", nulla di rivoluzionare o particolarmente trascinate). In alcuni episodi emerge meglio il testo e si capiscono le parole ("Ivan Piri", "Horset") e direi che sarebbe il punto da cui ripartire in futuro.
Da quanto si può ascoltare, i Moscova dimostrano di avere una buona tecnica, cosa non da poco visto il genere che si sono scelti. Certo non basta per avere personalità e distinguersi in un filone dove è troppo facile assomigliare ai Fine Before You Came. E forse limiterei quei lunghi finali strumentali, dopo un po' annoiano. In più hanno una vena ironica che molti non hanno, dovrebbero sfruttarla molto meglio di così. Sono fiducioso sul loro futuro.
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La recensione Epilungo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-14 00:00:00
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