Il primo nome che viene in mente ascoltando le prime note del lavoro firmato Alsoband è quello della Steve Roger’s Band (del rimpianto Massimo Riva), accostata allo stile che ricorda Ivano Fossati, oltre che ad alcuni momenti del Vasco più tradizionale. Il gruppo di Pordenone ha uno stile particolare nel suonare rock’n’roll che sa tanto di anniottanta, una volta tanto in senso decisamente positivo. Il richiamo al rocker di Zocca vale anche per i testi scritti molto bene, interessanti e con quel vago sapore che porta ai Nomadi più recenti.
Il numero delle tracce, dieci in tutto, raccoglie diversi momenti musicali apprezzabili, mentre il motivo guida del cd è l’ottima base musicale, chitarra elettrica in testa, che accompagna tutto l’ascolto, da “Autista” fino a “Il pianista” (scala professionale voluta?) con una serie di riff assolutamente e insindacabilmente rock. La preferenza del recensore cade comunque su una traccia in particolare, “La sera”, suonata con quel tocco di rock-blues nudo e crudo che ha segnato la migliore tradizione rock degli Stati Uniti del sud di qualche annetto fa, quasi a fare eco a quei signori che suonavano con nomi come Lynird Skynird & co.
Nell’album c’è comunqye posto per molti stili, dal blues più classico che si mischia al rock, al cantautorato tutto italiano. Ottima prova anche nella fossatiana “Luna”, vera poesia messa in note e dal vago senso sanremese, anche questa volta in senso buono. Stesso discorso per “Il pianista”, relazione di vita di un musicista nostrano dall’esplicito senso nostalgico, vissuta tra note inglesi e nebbia padana.
Lavoro efficace anche se dal sapore vagamente retrò.
---
La recensione 100% Alsoband di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-03-22 00:00:00
COMMENTI