Parliamo di un disco targhettizzato, che farà storcere non poco la bocca agli amanti della new wave del cantautorato italiano
Erano sei e si aggiravano, qualche anno addietro, per gli studi televisivi dell’emittenza italica. Fugaci apparizioni ad un paio di Festival di Sanremo (se non sbaglio) e qualche duetto con cariatidi del bel canto nostrano. Si chiamavano Neri per Caso. Ecco, adesso non voglio dire che ascoltando questo disco, sia possibile accostare (anche lontanamente), i capitolini Artico al sestetto salernitano, però un certo mood che aleggia su questo lavoro e l’insistere su armonizzazioni vocali e talune leziosità nel cantato me li ha fatti prepotentemente - con un brivido lungo la schiena, e non di piacere, lo ammetto - tornare alla mente.
Ma facciamo i seri. Ovviamente c’è di più nel bozzetto che la formazione romana vorrebbe dipingerci con le proprie note, c’è il Pino Daniele ultima maniera di (“TV Mondo”) e (“Semplice Pace”), troviamo sprazzi di swing e latin che ci rimandano direttamente al Sergio Caputo d’antan (“In quest’angolo di mondo”) passando per il bluesaccio di (“Brother Trucker”). La faccenda comincia a farsi interessante quando le cose iniziano a prendere una piega non facilmente riconducibile a generi e contenitori musicali premasticati, è il caso di “Nuvole di storni”, ballata per chitarra e voce con timido innesto percussivo e “Un’esplosione”, pregevole esercizio di stile al pianoforte di 1 minuto e 53 secondi che lascia ben sperare per un futuro nuovo corso musicale del terzetto.
Naturalmente, parliamo di un disco targhettizzato, che farà storcere non poco la bocca agli amanti della new wave del cantautorato italiano, quello più sghembo e meno perfettino alla Colapesce, per dire, però nel suo genere si lascia apprezzare e ascoltandolo con la mente sgombra da pregiudizi kantiani di sorta, ci si potrebbe pure ritrovare a canticchiare qualche ritornello, chi può dirlo?
---
La recensione ORANGE AND BLUE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-15 00:00:00
COMMENTI