GNUKEiG Kebab at midnight 2012 - Ska

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Volenterosa formazione ska-punk valtellinese che deve ancora lavorare un po' sul suono e soprattutto sulle voci

I GNUKEiG, formazione valtellinese nata nel 2006, suonano uno ska-punk fortemente influenzato da quello che andava nella seconda metà degli anni Novanta, dei Punkreas soprattutto, ma certi loro riff di fiati piuttosto particolari (belli quello di "Lasciateci in pace" e "Allo Stato delle cose", meno quelli di "Ska-ppa" e "Occasioni alcoliche") e col trombone in evidenza possono ricordare anche le sonorità dei Mighty Mighty BossTones.

Lo stile è abbastanza vario, la band si sforza in ogni modo di non ricalcare i cliché del genere e si può dire che ci riesca, sia sul frangente melodico sia su quello lirico (con alcuni testi intelligenti e non telefonati, spesso a firma dell'autore esterno Simone Benazzo).

Con due grossi rovesci della medaglia, però: quello dell'originalità melodica è che nessuno dei pezzi colpisca l'ascoltatore, e quello lirico, più grave, è dovuto al fatto che i due cantanti che danno voce ai testi siano - ahimé - alla soglia dell'inascoltabile, tanto per timbro quanto per intonazione, e sono sicuramente il difetto più evidente di questo disco. Non l'unico, purtroppo: si vedano ad esempio i suoni delle tastiere e dei synth, bruttarelli per usare un eufemismo, o la scelta kamikaze di reinterpretare De André in chiave ska - a memoria mia c'è riuscita negli anni solo la Famiglia Rossi senza far gridare allo scempio.

Insomma, i ragazzi sono volenterosi e questo si vede, ma ascoltando questo "Kebab at midnight" la sensazione è che ci sia ancora un po' da lavorare.

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La recensione Kebab at midnight di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-02 00:00:00

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