Capibara Roxanne EP 2013 - Hip-Hop, Elettronica, Ambient

Roxanne EP precedente precedente

Christina Aguilera e il suo avvocato che la chiama di prima mattina

È una classica mattina calda e sonnacchiosa a Beverly Hills, Los Angeles, California. Christina Aguilera si sta ancora rotolando fra le lenzuola nel tentativo di trovare, in qualche remota regione del suo corpo, la voglia di alzarsi dal letto. Perché puoi anche essere una superstar che vive in una casa con sei camere da letto, nove bagni e una cucina che sembra pronta per un film porno e continuare a non aver voglia di alzarti come quando tua mamma cercava di tirarti fuori dalle coperte nella tua cameretta di Rochester, 3000 anime circa piazzate da qualche parte intorno a Pittsburgh, Pennsylvania.

La voglia – si fa per dire – le viene quando sente squillare il cellulare e scorge con la coda dell'occhio ancora sfatto di sonno un nome, Eric Greenspan. È il suo avvocato e l'ultima volta che l'ha chiamata così presto al mattino – si fa ancora per dire – era per quelle foto di suo figlio con un occhio nero. “Child abuse” dicevano i siti di gossip all'epoca. Da quella volta nessuno poteva parlarle male di Eric. Aveva gestito la cosa con i guanti e lei si fidava di lui, punto. «Eric, spero non siano brutte notizie». Risata dall'altra parte. «Ancora a letto? Perdonami... Niente di che, volevo solo farti ascoltare questo». Si sente un armeggiare in sottofondo e poi, un po' distorta ma chiara, la voce di Christina, qualche ottava sotto, che ripete ossessivamente “All I wanna do is love you body”. Dannato Eric, non gli sfugge nulla. «Che cavolo di roba è?» fa lei, un po' annoiata. Se avesse dovuto tenere il conto di tutte le volte in cui si è ritrovata dentro ad un brano altrui, probabilmente starebbe ancora contando. Infatti lo fa Eric per lei. Dannato Eric. «Niente, un brano di un tizio, credo di aver capito italiano. Praticamente un tuo remix un po' dubstep, pure un filo fuori sync».

Eric sente dall'altra parte un fruscio di lenzuola e un leggero sbuffare. Allontana quel pensiero e continua: «Lo so che odi 'sti nomi. Niente, un genere di elettronica che va di moda da qualche tempo, con voci prese di qua e di là e molto effettate, pad in sottofondo, sample ambientali, cose così». Un altro sbuffo. «Sembra noioso» fa Christina, che ammira Eric per la sua capacità di stare al passo con il mondo musicale ma che trova anche leggermente noioso quando parte con le pippe da giornalista di settore. “Se uno vuole fare il giornalista, che lo faccia. Ma che non si metta in testa di fare lo scrittore o l'avvocato!” pensa lei. «Ma è tutto così? Cioè, tutta roba mia?». Lui: «No, solo questa traccia. È un ep in free download, tre tracce più o meno su questo tono. Molto di maniera, se vuoi. Il resto non so. Non credo valga la pena di procedere ma prima volevo sapere che ne pensassi».

Christina ormai è scesa dal letto e sta cercando le pantofole con i piedi infreddoliti. Mai che le riesca di trovarle al primo colpo. «Vabè, lascia perderei dai, non mi sembra sia il caso. Robe già note, no?». Le scappa uno sbadiglio. «Ok, come vuoi. Ti chiamo più tardi, c'è quel discorso del contratto nuovo e ho un po' di perplessità di cui parlarti. Buon risveglio!». Eric Greenspan. “Lo so perché mi hai chiamato, caro mio” pensa lei mentre sorride lievemente alla sua immagine riflessa nello specchio della cassettiera (puro stile Ottocento) della sua camera.

Nel frattempo in un appartamentino di Nacka, periferia di Stoccolma, Karin Andersson, meglio nota per essere metà del duo The Knife insieme al fratello Olaf, mette giù il telefono dopo avergli parlato brevemente e…

---
La recensione Roxanne EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-31 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia