Katya Sanna
La Via Delle Stelle 2012 - Sperimentale, Elettronica, A Cappella

La Via Delle Stelle

Katya Sanna in pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.

Leggere sul web che Katya Sanna è pittrice, decoratrice e ricamatrice, evidenzia di giallo tre arti che confluiscono tutte ne "La Via delle Stelle":  dodici tracce cariche di estensioni vocali ricamate e melodie surreali dipinte. Tema del disco: un pellegrinaggio sonoro sulla strada per Santiago de Compostela.

Minimalismi techno sono l'oltranza nell'accompagnare la voce e a tratti risollevano, forse involontariamente, le sorti del disco. L'influsso è delle percezioni eteree di Vladislav Delay e corpose di James Holden; mentre Cocteau Twins, Dead Can Dance e la 4AD tornano alla mente nell'ascesi perpetua della voce della Sanna, che pretende di drammatizzare il suo immaginario sonoro.

Ogni titolo è il rimando caotico a un corso e ricorso storico: Sumeri in "Mandria Luminosa #1", l'Esperanto in "La Linio De La Konstelacioj", l'età primigenia in "Graptolite". Si ricrea un contesto, che è anti-storico, nel senso che non vi è una sola epoca tematica di riferimento, bensì un collage e un reportage da spazi e tempi divergenti, accomunati dalla pretenziosità. Tutto poggia sull'apparenza di suggestione la propria ragion d'esistere come musica. Non c'è profondità, è un capriccio accademico e artistoide: un album di distensione e sfoggio delle proprie possibilità vocali. Si vien fuori dall'ascolto facilmente, a cuor leggero, di sicuro illesi. Decisamente prescindibile, seppur piacevole.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.