WitkoPopulart2013 - Folk, Elettronica, Country

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Un viaggio nel folk, a partire dall'Emilia fino a Capo Horn

Un bel viaggio folk che parte da Reggio Emilia per assorbire le influenze di luoghi vicini e lontani: dal ritmo incalzante di "Berlino" al vento e al mare deciso di "Capo Horn", fino alle navi di "Gibilterra". Alcune tappe del percorso sono particolarmente divertenti: la voglia di "Estate" tra sedili bollenti e birre ghiacciate anche se "siamo due puntini dei quartieri industriali", dove il folk svolta gradevolmente verso il pop, e il singolone "Anubi", in cui il reggae si mischia all'elettronica raccontando con leggerezza storie di oggi come quella di una madre che cerca lavoro.

I testi della band infatti, pur con qualche rimediabile sbavatura, sono particolarmente attenti all'attualità ma mai pesanti ("Questa società"): al viaggio e al lavoro, si uniscono i temi dei confini, dei migranti ("Dove nasce il vento", "Arcobaleno") e l'amore per l'Emilia Romagna ("Cogruzzo City", "Via Emilia"). Tra questi ultimi spicca la rivolta dei maiali della provincia modenese in "The pigs highway": un pezzo tutto da cantare e ballare, quasi senza accorgersi che parla anche di ambiente, di Tav e di porci che spesso sono migliori delle persone. Anche il suono del gruppo è potente, impreziosito da note di violino, viola, mandolino, doro, banjo, fisarmonica, armonica, synth, percussioni, bodhran, flauti e la partecipazione dell'hammond di Leonardo Sgavetti (Modena City Ramblers).

"Populart" è un disco ricco di bella musica e parole buone. La strada giusta è questa: continuare a unire testi cantautorali al suono tipico della band contaminato con l'elettronica, per colpire anche chi non ama necessariamente il folk.

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La recensione Populart di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-15 00:00:00

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