CONFUSIONE MECCANICA I metodi dell'abbandono 2014 - Cantautoriale, Rock, Progressive

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Rock cantautorale, tanto lavoro da fare su voce e testi

Gli arrangiamenti rock colpiscono subito per atmosfere, tecnica e ricerca. Batterie e chitarre fanno il loro sporco lavoro nel disegnare tinte noir e la giusta suspance per le parole che devono arrivare ("L'uomo senza sonno"). Purtroppo l'interpretazione del cantato non riesce a convincere: a tratti somiglia più a una recitazione attoriale che a un'esecuzione canora e andrebbe bene lo stesso, basta essere efficaci. La voce invece non riesce tenere l'intonazione - probabilmente anche in modo consapevole - non dà un reale sostengo ai testi, anche loro non sempre perfetti ("Linee fredde") e inciampa a volte nella metrica. La situazione non migliora nei pezzi più pop ("I metodi dell'abbandono", "Eclissàti sveglia!").

Alcuni brani ("Secondi approcci") nascondono buone intuizioni nella struttura musicale, nell'interpretazione e nelle parole: ma sono piccole perle sperse che andrebbero raccolte e valorizzate. Dopo "I Metodi dell'Abbandono", i leccesi Confusione Meccanica devono ripartire e lavorare molto. Ripartirei dai testi, a tratti macchinosi e inutilmente ricercati. Aspetto il prossimo album.

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La recensione I metodi dell'abbandono di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-18 00:00:00

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