Fuoriskema Per uscirne fuori 2014 - Pop

Per uscirne fuori precedente precedente

Pop-rock senza troppe pretese, ben confezionato con ancora molto lavoro da fare

Il progetto Fuoriskema nasce dall’unione di Emilio Balducci (chitarra), Michele Giovagnoni (basso) e Giacomo Ricci (batteria), completandosi con Alessandro Alunno (tastiere e synth), Andrea Mancini (chitarra) e  Vincenzo Garofalo (voce), tutti perugini poco più che diciottenni. Come molti coetanei, si sono trovati un garage e hanno passato i pomeriggi a creare, distruggere e ricreare musica. Ma quattro mura sono strette e da qui il titolo del primo album, “Per uscire fuori”.

Potenzialmente appetibili per la fascia radiofonica più adatta ai teenager, l’album ha canzoni strutturate in maniera semplice ma piuttosto curata, per essere un esordio. Il più delle volte si parte bassi per poi esplodere nel ritornello, un po' stile Modà. Ci sono echi del Ligabue più orchestrale (“Un Giorno”) e sfumature pop che quasi sembra di sentire gli Zero Assoluto (“Cinque 1+4"), e più in generale pagano debito a Negrita e Litfiba (“Prima del diluvio”). Più apprezzabili, invece, gli incastri tra strumenti a corde, ritmica e sintetizzatori in “La lettera (che non ti ho mai scritto)”. “Senza saper nuotare”, delicata col il piano sullo sfondo, è forse il pezzo più riuscito e con una cifra stilistica abbastanza definita.

Non si può parlare di testi profondi, c'è sempre (o quasi) una lei di mezzo, e difficilmente attirano la tua attenzione con qualche invenzione o immagine interessante. “Per uscire fuori” è un album che colpisce poco, già sentito, e con tutti i limiti delle prime prove. Aspetto che crescano.

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La recensione Per uscirne fuori di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-12 00:00:00

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