Rockabilly/garage impastato con la schiettezza del Punk
Immaginatevi i Mad Sin che suonano in pieno lo-fi. Un rockabilly che potremmo tranquillamente definire garage impastato con la schiettezza del punk, il 7'' di debutto dei romani B.M.C. potrebbe essere riassunto così: talvolta la voce ricorda molto quella del frontman della band tedesca e gli strumenti non escono dai binari del genere fatta eccezione per qualche synth che riempie l'atmosfera.
Tre tracce dritte: "My Time", "Brain Machine" e "1945" sono il riassunto di una cultura ancora viva e vegeta nell'underground italiano ed estero e che, insieme allo psychobilly ed altri generi limitrofi, continuano ad avere un seguito sempre nutrito. Il livello delle tracce è mediamente buono: il riff di "My Time" non è male, tuttavia è "Brain Machine" a catalizzare maggiormente l'attenzione, specie per la variegata capacità espressiva del cantante che, mischiata agli arrangiamenti della chitarra solista; 1945 chiude i giochi con un mood più calmo e mansueto.
Un EP che non travolge l'ascoltatore ma che tuttavia sa incuriosire, specie gli amanti del genere.
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La recensione 7" - B.M.C. Big Mountain County di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-03 00:00:00
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