Inizia con "Villa Emma" l'incalzante folk dei Gasparazzo e La Banda Bastarda, sedici tracce dal ritmo sostenuto in cui la band fa ricorso a tutti gli strumenti presenti nello scibile musicale. L'artwork della copertina è tutto un programma e ci vogliono solo un paio di secondi per affiancare quest'album alle fatiche di altre folk band italiane che militano nell'underground politicizzato di questo genere musicale. Una formula che in Italia, del resto, ha sempre funzionato. Storie, voci narranti, musicisti ospiti: "Esiste chi Resiste" è un cambio di rotta della formula musicale dei "Gasparazzo", una nuova avventura acustica a cui contribuiscono le corde e i fiati di Deborah Walker, Silvia Tarozzi e Alessandro Mori.
"Le Tane", "La Grotta", "Tira", "La Torre", "Vercallo": dopo un inizio positivo la narrazione musicale stagna a centro tracklist, del resto è quasi inevitabile con una tabella di marcia di sedici tracce da seguire. Ciò che invece sorprende è la capacità narrativa di questo complesso; le descrizioni, al di là dei testi, vengono rese palpabili dall'abilità tecnica e dalle azzeccate scelte stilistiche. Il suono e la semplicità delle chitarre acustiche riescono quasi sempre a vibrare la sensazione adatta ad accompagnare ciò di cui si sta trattando. Malinconia, libertà, felicitazioni e paura: un mix lunatico che nonostante tutto macina bene i suoi sessanta minuti.
Ciò di cui siamo certi è che il quinto album dei Gasparazzo è un buon folk che presenta una tracklist piuttosto bilanciata la quale, tuttavia, soffre spesso la monotonia delle sue tematiche.
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