Ep d'esordio troppo frettoloso e confuso. Rimandato.
Nell’ep di Alessandro Cicioni c’è un po’ troppa confusione. E non parlo di quella confusione nella quale, se cerchi bene e scavi a fondo, riesci a trovare qualcosa di bello, qualcosa che avevi dimenticato di aver perso, qualcosa che ti emoziona. No, qui si tratta di confusione probabilmente dovuta all’inesperienza e alla giovane età (classe 1992), alla fretta di voler raccontare una storia senza aver bene in mente la strada da intraprendere e come intraprenderla. Loop, basi elettroniche, campionamenti, testi appena sussurrati, versi brevi, poche parole che finiscono con l’essere difficili da seguire.
In “Un punto (Chievo-Cagliari 0-0)” si tenta di parlare di amore utilizzando la metafora di una partita di calcio, mentre in “Cutting Me” si affronta il tema dell’autolesionismo (“Tagli, baci, amore, sesso, il suo sangue è caldo per me, lacrime nere, vedo nero”), passando poi per la telecronaca di una partita in “Albenga TR” e una deturpata cover di Pj Harvey. Alessandro dovrebbe centrare di più la sua strada, onde evitare di confezionare un prodotto frettoloso che somigli troppo ad un diario di un adolescente in piena crisi esistenziale. Tentare di apparire così, passatemi il termine, futuristici, rende difficile apprezzare ciò che il nostro vuole far passare come, cito testualmente, “poco tecnicismo e più cuore”, che risulta una paraculata e basta. Dai, c’è bisogno di maggiore impegno e meno fretta, per adesso "For you (14.01.09)" è rimandato.
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La recensione For You di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-17 00:00:00
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