Victoria Station Disorder Lift Off! EP 2014 - Elettronica, Post-Rock

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L'uomo e il superamento dei propri limiti. Indolenza nichilista su una base chillwave e dub. Non male

Un inizio distorto, l'effettistica prepondera, il ritmo cambia e la strumentazione partecipa con sempre maggior vigore a mano a mano che scorrono i cinque minuti di "Giorni felici". Se si lascia il volume al massimo, il risultato è più che buono. Tre ragazzi di Milano, i Victoria Station Disorder hanno fuso chitarre, voci e tastiere con l'intento di creare uno spettacolo completo ed unico, un po' teatrale in effetti. Essendo tutto strettamente concatenato, la voce diventa eco (molto vicina agli Animal Collective) e, per chi è abituato ad ascoltare con dovizia i testi e le melodie, sembra che funga più da accompagnamento, come a voler dirigere l'attenzione alla parte strumentale, che si posiziona vicino agli Aucan di un paio di album fa.

Tematica dell’EP è il fallimento dell’uomo, senza speranza, nella lotta ai propri limiti. "L'unica possibilità è lasciare perdere / l'unica possibilità è lasciare fare", sono quel che resta del frammentato testo di "Per chi ancora". Notevole l'idea di ricreare una certa idee di svogliatezza, di indolenza, quasi a dimostrare che non si ha nemmeno voglia di finire la frase, pefettamente in linea con il mood del tema scelto. "Supernova (73 secondi)" richiama l'esplosione dello shuttle "Challenger" dopo soli 73 secondi: è forse il brano dove l'amalgama musicale viene leggermente meno ed affiora invece la melodia vocale. Chiude un ep che, pur presentando ampi margini di miglioramento, presenta una band interessante. Da tenere d'occhio.

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La recensione Lift Off! EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-21 00:00:00

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