Questo è uno splendido album (compresa la grafica). È eclettico, perfetto per chi ascolta solo musica italiana ed anche per chi invece è più attratto dalla scena internazionale. Sono cinque brani in italiano, cinque in inglese ed uno in greco, lingua madre dell’artista Thea Chamalaki. Può essere ascoltato sia “al mattino mentre ci si prepara per andare al lavoro” che in discoteca.
Quando l’ho sentito per la prima volta ho immediatamente pensato che si sarebbe inserito benissimo nel contesto dance/house/electro moderno (pensiamo alle performance di “Toca’s Miracle” di Rebeka Brown al Privilege ad Ibiza). In realtà è molto più di questo. I brani sono frutto di un mix di moderno e classico, di tecnica e passione, frutto della preparazione lirica di Thea e dei suoi gusti che spaziano dal rock, alla new wave, al folk.. . Si fonde l'elettronica degli arrangiamenti (a cura di Vincenzo Messina) con una composizione classica (i brani sono nati con il solo uso di voce e pianoforte) e con influenze di Muse, U2, Madonna, Depeche Mode, Eurythmics, Siouxsie and The Banshees.. . Il risultato è appunto un lavoro completo che al suo interno presenta brani molto diversi, alcuni inseribili in un dj set di tutto rispetto, come “Manifesto”, “Dare or Die” o “Politically Correct”, altri invece, come “There is no time” e “Home”, sono due bellissime ballads; una vede l’ utilizzo degli archi e l’ altra del pianoforte, che vedrei molto bene nella colonna sonora di "Frozen" a fianco a “Let it go” di Demi Lovato! Le auguro una bellissima carriera!
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