Pop radiofonico davvero ben fatto e dal sapore internazionale. Non così originali, forse
A un anno esatto dalla pubblicazione dell’LP “Lightbox”(marzo 2013) i palermitani The Shapes arrivano con un nuovo disco: "Gradation". 12 tracce dense di quell’influenza pop britannica anni ’90 che strizza l’occhio a Lene Marlin e trova il la collocazione ideale nelle mura di un’emittente radiofonica. "Better", "Time", "You are there" sono canzoni che funzionano, ti sembra di conoscerle da sempre, inizi a canticchiarle e a domandarti se le avevi già ascoltate in qualche pubblicità o, magari, di sfuggita mentre la radio era accesa e tu stavi guidando. Una lama a doppio taglio, questa, che attraversa in maniera trasversale tutto il cd: canzoni orecchiabili, catchy e familiari, dove, però, si annidia silenzioso quel maledetto “già sentito” tipico di produzioni simili.
In generale il lavoro è ben curato, un passo avanti rispetto al precedente long-playing c’è stato, ma non bisogna certo fermarsi adesso. Una band, i The Shapes, da cui possono venir fuori senza grossi problemi tormentoni estivi dal respiro internazionale, ma sul songwriting c'è ancora qualcosa da smussare. Non è un progetto usa e getta, questo è sicuro, sono molto speranzoso sul futuro.
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La recensione Gradation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-17 00:00:00
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