Gli Wow sono uno dei gruppi più validi e interessanti della scena musicale romana e questa, più che un'opinione, è quasi un dato di fatto.
Dopo un ep d'esordio che si immolava all'altare del DIY con un suono sporchissimo, scatenato e di un garage punk con la canotta bucata, gli Wow si dedicano ora alla canzone d'autore italiana, ma in un modo tutto loro e personalissimo.
Sono solo due canzoni, lo sappiamo, ma il risultato è eccellente: "Dove sei" è una ballata minimale che inizia a dondolare al tempo di un basso quasi tragico, continua con lentezza al canto della batterista China che con una voce da cinema neorealista srotola i versi di una canzone che è una supplica, bella come un canto popolare: 3 minuti e 18 di meraviglia che unisce Nada e i Velvet Underground sotto un unico telo grezzo.
Il secondo pezzo che accompagna il singolo, "La Gelosia", inizia invece con un violoncello grave per continuare con un ritmo decisamente anni '60, con venature da surf tiberino, e aprirsi infine in un ritornello breve e liberatorio che Mina avrebbe cantato gettando la testa all'indietro.
Ne vogliamo di più, al più presto.
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