Dopo una gavetta di sei anni questi sette ragazzi della Val Sesia arrivano al loro debutto discografico con un cd dal titolo "100% contaminated folk-rock". Le note incise sul disco tengono fede al titolo e, oltre alla tipica impronta dello stile Pogues-Clannad, ci offrono anche tentativi di contaminazioni più elaborate (“stravaccato”, “il volo”), il risultato raggiunto e` affascinante... la chitarra elettrica sussura le sue note distorte tra flauti, violini, cornamuse e fisarmoniche! Vi racconto qualche traccia: il cd inizia con una rivisitazione del canto partigiano "Valsesia" e continua con una bellissima miscela di ritmiche jungle (!) e melodia irlandese: "il volo". Delle restanti 10 tracce ve ne sono ben 5 strumentali, tra queste "Larmor Beach" e` forse la piu` originale: incalzante e un po' ipnotica... veramente ganza. La scelta di presentare tutti questi pezzi strumentali e` forse da lodare perche` da` piu` risalto ai testi degli altri 7 brani, ben costruiti e non banali... meglio pochi ma buoni che un tanti ma "inutili". Bellissime sono "il volo" -sul distacco dai propri problemi e sulla liberta`- e "l'oro" -un avvertimento,meta` in inglese e meta` in italiano, per chi e` stato travolto da 'sto mondo e ha perso il piacere per le cose semplici - il cui ritornello recita una sorta di carpe diem: "la sera per te arriva, uomo che non hai/ vissuto la vita, ora non ci riuscirai". Un buon disco, lo consiglio vivamente a tutti gli ascoltatori di musica folk. Unisce il calore della musica folk e un pizzico della rabbia del rock. Bravi ragazzi! Spero di sentirvi presto dal vivo.
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La recensione 100% Contaminated Folk Rock di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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