Tempismo perfetto! Nell’incipienza della restaurazione della santa new-wave, annunciata dai profeti Interpol e Strokes, i romani Masoko sfornano questo dischetto di cinque-canzoni-cinque che ai fasti dell’onda-nuova si rifà ampiamente. A dir la verità i quattro capitolini sgobbano a pestar corde di chitarra già dal 1998, e quindi il loro non è certo il gruppo dell’ultim’ora che salta sul carrozzone della moda del momento. Grinta ne hanno da vendere, e salta evidente all’orecchio fin dal primo ascolto tutta la beata irruenza post-punk che fu di grandi band come Gang Of Four o Sound. In “Duedita” spunta evidente il dna di Joy Division, New Order (che basso alla Peter Hook!) e dei Cure di “In between days”. Accattivante la voce, non immediatissime le canzoni, che ‘entrano’ solo dopo ripetuti ascolti.
Ma in fondo l’apparente osticità era linfa vitale del post-punk… quindi, che male c’è? Frenetici e nevrotici, i Masoko potrebbero riconciliare più di qualche giovane coi dischi di papà.
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La recensione Notanga di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-04-13 00:00:00
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