Atmosfere elettroniche alla ricerca di un'identità
Atmosfere elettroniche alla ricerca di un'identità. Il lavoro degli A Tea With Alice consiste in suoni sintetici cavalcati da due voci femminili che si dividono tra il melodico e il pop, solo in pochi frame affiancate da un timbro maschile più orientato al rap e al rock. I brani spaziano tra vari filoni musicali e lingue, il tutto caratterizzato da una buona autoproduzione. Se l'orizzonte d'ispirazione è quello dei Massive Attack, di Tricky e dei Portishead, la band pugliese dà il meglio di sé sulle parti movimentate e scanzonate mentre fatica su quelle più melodiche: questo conflitto è ben presente nella canzone di apertura dell'EP "Lotux".
"384403" è invece una traccia intrisa di suggestioni elettroniche, adatta a orecchie abituate al trip hop più ermetico e duro, mentre "Safe" propone un buon equilibrio tra elettronica, pop e orecchiabilità. Interessante l'esperimento di "Viaje" tra elettronica, assolidi tromba, commistioni di generi e linguaggi: al cantato femminile in spagnolo si intrecciano linee maschili di hip pop in italiano. Questo pezzo rappresenta un buon punto da cui ripartire per incidere sui prossimi lavori un marchio di fabbrica sempre più inconfondibile. Continuare così.
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La recensione Lotux di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-26 00:00:00
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