Sin/CosParallelograms2014 - Pop, Elettronica, R&B

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Non è rap, non è elettronica, ma dietro questo suo essere tormentato e notturno nasconde un gusto per un pop raffinato

Finisce una storia: c'è chi dimentica e chi la rende eterna, ma non nella maniera fantasiosa dei racconti con gli amici, ma con tutta la fermezza che ne conviene. "Parallelograms" è l'album d'esordio del nuovo progetto sonoro di Paolo “Maolo” Torreggiani che, conclusa l'equazione My Awesome Mixtape e con i Quakers & Mormons tra parentesi, si sporca la mani con quello che abbiamo già definito più che un album una pozzanghera di catrame, spessa e in cui naufragar m'è dolce. Ci si trova ad ascoltare un concept album di 12 tracce da cui diventa difficile prendersi una pausa: è un pasto che va consumato tutto, dal primo all'ultimo boccone perché è l'unico modo per uscirne indenni, puliti.

La voce, occultata dall'harmonizer e dall'autotuning, diventa uno strumento magnetico, pizzica il sogno, plasmandosi in una traccia audio dal colore fluorescente che segue un percorso tutto suo, disegnando cerchi e figure geometriche da cui è facile lasciarsi affascinare. Le viaggia vicina la base, sensuale ed inquieta, capace di raccontare un nuovo modo di affrontare il discorso del revival neo-soul alla "Channel Orange" di Frank Ocean, discorso che già ci aveva anticipato citando "808s & Heartbreak" di Kanye West in "Epilogue", il primo singolo estratto dall'album. L'idea di musica di Maolo esplode in tutto il sontuoso silenzio grazie all'aiuto di Vittorio Marchetti (Altre di B, Obagevi e osc2x), al violino di Federico Spadoni (ex My Awesome Mixtape) e all'eterea voce di Laura Loriga (Mimes of Wine) dando vita -senza volerlo- a un parallelo tutto italiano del fortunato "Take Care" di Drake.

Coprodotto insieme a Lorenzo Nada aka Godblesscomputer, "Parallelograms" è un progetto ambiguo: non è rap, non è elettronica, ma dietro questo suo essere tormentato e notturno nasconde un gusto per un pop raffinato, per un certo r&b contemporaneo che spesso incontra vene blues e lunghe malinconie alla James Blake. Scappate pure dalle definizioni se volete, però ascoltatelo.

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La recensione Parallelograms di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-18 00:00:00

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