Tra metal e industrial l'artista parla di sé
Oniric è un progetto che Walter Bosello porta avanti dal 2004, dopo aver intrapreso un'esperienza in America che ha lasciato il segno nella sua musica dichiaratamente internazionale.
"Polished" è il suo sesto disco, penultimo di sette lavori che lo hanno portato a migliorare sempre di più il marchio progressive rock che lo contraddistingue, ma ciò che tiene in vita il sound del progetto Oniric è proprio la contaminazione del prog con note funk, metal e industrial, di cui si colora anche questo album.
"Polished" è un piccolo gioiello che Walter firma in ogni suo aspetto, dai testi agli arrangiamenti strumentali, per un risultato mai ripetitivo e banale. Il disco si apre con il power di "Emerge", a cui segue "Instincts", dove ormai diventa chiara anche l'influenza dell'elettronica in questa composizione ordinata e apparentemente meccanica. Poi è il turno di "Fly", che da un'intro leggera scatena una delle tracce più belle del disco, con un ritornello melodico e convincente, seguita a ruota da "Only Flowers" e "I won't".
Il ritmo si abbassa con le successive "She's so vicious" e poi in particolare "Toughtful moments", che come suggerisce lo stesso titolo, sembra interrompere la carica delle canzoni precedenti a favore di un momento pensieroso sostenuto da una ballad armonica. La frizzante "Free Man" riporta il tono su cadenze prog più pesanti, arricchite da un rude funk, prima della tripletta finale costituita da "Side by Side", "No Chance" e "Gogonono", che chiude in modo particolare: un'intro classicheggiante che si ripeterà nel corso della traccia fino a portare al culmine la sinergia tra il power metal e il virtuosismo vocale. Infatti quella di Walter Bosello è una voce che difficilmente passa inosservata e non deve essere sottovalutata, nonostante in questo album il missaggio non proprio perfetto forse non le renda pienamente giustizia.
Nel suo "cantarsela e suonarsela da solo", Walter ammette di aver ritrovato se stesso ancora una volta all'interno di Polished, che simboleggia il cambiamento di un punto di vista e la negazione dell'opportunismo sociale raccontando i conflitti interiori dell'artista alla soglia dei trent'anni. Seppur pieno di risvolti oscuri dell'animo umano, l'album comunica un'energia musicale davvero rara.
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La recensione Polished di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-13 00:00:00
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