L'ultimo disco di Jocelyn Pulsar
L’ultimo disco di Jocelyn Pulsar è davvero l’ultimo disco di Jocelyn Pulsar. Questo aggettivo antipatico e francamente iettatorio - ultimo, tiè - stavolta non ha preso il posto del più corretto nuovo. Francesco Pizzinelli dopo una dozzina d’anni di onorevoli canzoni pop saluta tutti con “Frutta fresca nel backstage”, ep di quattro brani perfettamente in linea con la sua produzione. Lo stile non si discosta da un concetto - un po’ abusato, forse - di provincia romantica e post adolescenziale in cui l’amore gioca a dadi con i sentimenti del protagonista.
“Dimenticare Rovigo”, cronaca agrodolce di storie finite non troppo bene, è una canzone talmente limpida e lineare che un cinico ne potrebbe fare facilmente carne da macello. Eppure è un pezzo con una sua dignità, che poi è quella che permette a Jocelyn Pulsar di scherzare con gli stereotipi facendo ampio uso di una medicina molto rara negli anni dei social: l’autoironia. “Scomparire” è un singolo svelto e a presa rapida che meglio di tutti rivela il talento delicato di questo autore, che ama sorridere ma che non disdegna la malinconia.
Francesco Pizzinelli chiude la sua prima vita musicale esattamente come l’ha iniziata. Un decennio e quattro accordi dopo, Jocelyn Pulsar racconta il suo epilogo artistico di cantautore perennemente innamorato dei feticci della propria gioventù (“Arkanoid”). È un peccato che non sia riuscito a ottenere un seguito numericamente più vasto di quanto avrebbe meritato. Nelle sue canzoni i trentenni di oggi ritrovano tutto il gusto un po’ naif di un periodo in cui la vita era un susseguirsi di domande alle quali era semplice rispondere. Perché i dubbi erano una roba da vecchi.
---
La recensione Frutta fresca nel backstage di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-29 00:00:00
COMMENTI