L'antidoto di Inoki: non è piacevole, ma non penso fosse quello lo scopo.
In principio fu musica, il beat si sposa con una melodia dal gusto orientale. È così che si apre il nuovo lavoro di Inoki intitolato "L'antidoto", che esce dopo sette anni da "Nobilità di strada". Inizia con la musica, mettendo da parte dissing, chiacchiere e scontri passati, Inoki riprende dall'underground con un progetto completamente autoprodotto e firmato dall'etichetta Rap Pirata: 12 tracce, testi secchi, poco spazio alle frivolezze e tanto da dire. I temi tanti, ma uno e uno solo è il filo conduttore, la serietà. La serietà di chi alla storia del rap è morto proprio non ci crede ("L'antidoto"), di chi ha dato e continua a dare ("Le tue bugie", "Mai schiavo") e per chi -ancora- il rap è una questione di comunità più che di ego ("Casa dolce casa","Siamo uno", "Cosa ci aspetta").
Pensavo che non avrei mai scritto una cosa del genere, ma mi tocca farlo. C'è qualcosa di delicato in questa nuova cascata di parole, un senso di protezione più che di guerriglia, questo è un Inoki che quando è sulla traccia non si lascia distrarre, stoico come solo un samurai può essere. Il flow è spedito, ma non c'è violenza nel tono, ma anche quando si butta in brani più leggeri ("Infinito weekend", "Cielo terso") Inoki svela un lato onesto e diretto. La voce non gratta in gola, le parole non feriscono, ma non c'è gratifica senza impegno.
E quando il cerchio si chiude il samurai posa la sua katana, ed è allora arrivato il dolcissimo tempo di salutarsi ("Una via"), ci sono dei ciliegi in fiore (forse in giro per Bologna), torna la calma e quella melodia orientale che il cerchio l'aveva aperto. Degna compagna d'avventure la scelta dei beat, maneggiati dallo stesso Inoki e comprodotti da Bonnot (producer Assalti Frontali): scaldati e surriscaldati nelle mani, si passa dal riconoscere quel gusto per l'old school a sanguigni beat jazz e soul, dove spesso si incastrano sassofono e delicate chitarre. Inoki dice che tu l'hip hop lo vuoi uccidere, ma lui ha l'antidoto. È amaro, non è piacevole, non lo butti giù con gli amici, ma non penso fosse quello lo scopo.
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La recensione INOKI NESS - L'ANTIDOTO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-10 00:00:00
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