Carico-scarico strumenti, viaggi in autostrada, appennini, soste in autogrill, dalla Toscana con furore
Non le Luci della centrale elettrica ma le Luci dell'industria tessile. In quel di Prato il duo toscano registra in un paio di giorni, all'ombra delle colline, "Dovremmo essere sempre così". A sentirlo sembra quasi una produzione live, anzi lo è.
La loro attitudine DIY rende questo lavoro graffiante ed intenso, toccante e genuino, grazie alle esperienze strettamente personali tramutate in un grido di speranza. Si tratta di una forte e personale attitudine, che va mescolarsi con un cantautorato tipicamente italiano. Qualche nome da cui possono aver tratto ispirazione: Vasco Brondi, Giorgio Canali, Federico Fiumani, Manuel Agnelli (ve la ricordate "Naufragio sull'isola del tesoro"? "C'era una casa bellissima.." ).
Tutte le cose inutili sono "tutte le piccole cose, i dettagli.. quelle persone che ti hanno dato qualcosa, magari per un attimo uno sguardo sul treno, quelle che ti hanno fatto male, quelle che hai accanto da sempre, e quelle che non ci sono più ma che è giusto ricordare.. sembrano cose inutili per molti che non capiscono lo sforzo dietro una cosa del genere". Dicono di prenderlo come un gioco, anche se in questo gioco hanno riversato il loro sudore (concetto intuibile nei vari brani) e il ricordo di notti passate a dormire in autostrada, a caricare e scaricare strumenti in giro per l'Italia. Pur consapevoli del fatto che forse non saranno capiti, nonostante ciò ritengono che "tutto sia bellissimo, nella speranza che sia sempre così". Non riescono a smettere, non possono (da "Pixo"). E nessuno infatti glielo chiede.
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La recensione Dovremmo Essere Sempre Così di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-15 00:00:00
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