Primo tassello di un ampio progetto che vede insieme scultura, filosofia e musica
"L'Asettica" è il primo demo di Luigi Di Giusto: diciassette minuti in bilico tra illusione e disillusione, natura e metafisica, sogno - o meglio: incubo - e realtà. Non un lavoro immediato, né tantomeno facilmente decifrabile. A tratti ridondante. Ma maturo dall'inizio alla fine, e non è affatto scontato quando si ha a che fare con opere prime. I quattro brani fanno parte di un progetto più ampio e costituiscono il primo tassello di un mosaico plasmato non soltanto dalla musica, che coinvolge scultura, politica e filosofia riuscendo (per adesso) a mantenere una sua omogeneità.
Il filo conduttore che lega i quattro brani è un interlocutore silente, quel "tu" a cui sono rivolti ordini, esortazioni e richieste, il tutto accompagnato da arrangiamenti che mano a mano si fanno sempre più incalzanti. Le immagini evocate sono numerose e spesso pittoresche: le "cattedrali nel deserto", un "ostinato sonno della ragione" colpevole di una pazzia strabordante e impersonificato dal grido di disperazione (o liberazione) che "ti farà vomitare parole", l'onnipresente e onnipotente uomo nero de "L'Incubo".
Poche sono le certezze che restano tali al termine dell'ascolto ed è difficile riuscire a ricavarne un quadro definitivo che sia soddisfacente. Alle sonorità pop tendenti al rock classico (ma pulito) fanno riscontro testi complessi e introspettivi che meritano una particolare attenzione, per un esordio che in futuro potrebbe rivelare risvolti del tutto inaspettati.
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La recensione L'Asettica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-24 00:00:00
COMMENTI (2)
@luigidigiustoyahoo.it luigi
Grazie Andrea. Sono molto contento e colpito per il tuo bell'articolo. Complimenti. Grazie ancora per la bella recensione, gli elogi e l'augurio finale...