Otto brani energici e sporchi al punto giusto che però non colpiscono fino in fondo
“Orgasm” di Pinkemical Sunset è un disco energico, sporco, sudato. Ci si muove fra lo stoner di “My woman”, chitarre che si alternano tra riff ruvidi e tappeti spigolosi e liriche lineari pronte a trasformarsi in growl violento, il sound occulto di “Paranoia” e la batteria cadenzata in levare, con il cantato ruvidissimo che ti sbatte in faccia tutta la sua potenza. Le lunghe grida di “Change” accompagnano le chitarre gracchianti e circolari che suonano hard core, mentre con “Absynth” si ha l’impressione di entrare in un caos di rabbia e oppressione, batteria secca e basso cavante. La title track “Orgasm” è la pausa melodica del lotto, un doom metal cupo, lento e malinconico dalle influenze blues, per poi tornare in fretta alle grida ruvide della concitata “Thought”, mentre “Deformed”, più tirata e secca, e “Tea”, che sembra raccogliere tutte le energie per la battaglia finale, chiudono il disco.
Gli otto brani sono energici e sporchi al punto giusto, ma a tratti ripetitivi, confondendosi ben presto fra di loro senza svettare davvero, tranne in poche occasioni. Una buona prova che però non colpisce fino in fondo, ci sono ancora dei gradini in più da fare.
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La recensione Orgasm di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-21 00:00:00
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