Partiamo dal presupposto che per le band composte da giovanissimi (18 anni o giù di lì) è quasi un cliché cominciare a suonare chitarre, basso e batteria come facevano Nirvana, Smashing Pumpkins e compagnia. Partiamo anche da un altro presupposto, e cioè che alcuni ci riescono bene, moltissimi non ci riescono per niente e parecchi ci riescono e basta.
Nel caso dei Damien c’è sicuramente l’inesperienza di chi ha messo su un gruppo da poco, ma sarà forse proprio questa deficienza ad aver permesso al gruppo marchigiano di incidere su cd (tra l’atro ben registrato) nove tracce degne di nota. Si passa dalle sonorità dei gruppi di riferimento come i Muse, passando per gli albori del grunge e arrivando a schitarrate power-metal come nell’intro di “Twentyfirstcentury”, sicuramente il pezzo più riuscito del cd e dove spunta quella chitarra alla Iron Maiden che tanto piace ai puristi del metal più classico. Buona prestazione d’insieme anche per “Frictional electricity”, dove compaiono tante distorsioni a confine tra punk e rock sulla scia degli scomparsi At The Drive-In. In “Human nature” gli animi si placano, non per molto, ed emergono (anche troppo) i fantasmi di Matthew Bellamy e soci che sonnecchiano negli strumenti dei Damien e ogni tanto spuntano fuori inconfondibili. Non manca la ballata cupissima e malinconica, ben fatta, senza pretese e per questo piacevole. Pollice quindi alzato per “Following a vision”, un susseguirsi di variazioni di tono, chitarra onnipresente e originale. Purtroppo la stessa scena si ripete nella canzone immediatamente successiva, “Escape reality”, non male se presa singolarmente, ma molto, molto simile, alla traccia precedente e per questo alla lunga noiosa. La qualità torna a salire con “Egyptian dance”, un grido potentissimo (vedi ancora i Nirvana di “Bleach”) lungo 3 minuti e quarantasei. Si chiude con “Black rain”, altra ballata ben fatta e la potentissima “The sensation of a fog”. Sicuramente un gruppo da vedere dal vivo.
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La recensione Escape reality di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-05-17 00:00:00
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