Ep genuino e delicato di matrice folk, storie del passato raccontate con una dolce malinconia
Ascoltare questo breve Ep è stato come starmene seduta in terra, davanti ad un fuoco scoppiettante (anche se adesso non è proprio la stagione adatta), ad ascoltare rapita stralci di vita di un qualcuno davanti a me, un’atmosfera riservata, intima e quieta. Ugo Moscato è uno di quei cantautori per il quale provi da subito affetto, simpatia, empatia. E’ una di quelle persone genuine che hanno una passione, la musica, ma poco tempo per coltivarla, vuoi per la famiglia, vuoi per il lavoro, vuoi, semplicemente, per la vita. E allora registrare, arrangiare e missare un disco da solo sembra l’idea più fattibile.
Il frutto di questa passione è “Canzoni per pochi amici”, secondo Ep del cantautore, quattro brani interamente acustici, di matrice nettamente folk, gentili e leggeri. C’è la toccante “Ultimo treno”, una carrellata di ricordi di un passato che non c’è più, la purezza dell’infanzia e i suoi giorni indimenticabili, per poi trovarsi ad osservare il ritratto di “una ragazza la cui bocca sapeva di mare” in “Mariolina”, cucito su arpeggi delicati, brano anch’esso legato a storie passate. “Quel giorno” è il racconto della morte del personaggio, vista proprio dagli occhi di chi, questo mondo, lo abbandona, raccontata in prima persona, con un’armonica stridente e acuta, mentre “Ugo, dove vai?” ci narra dell’estate, stagione crudele volata via velocemente, ancora arpeggi leggeri e batteria sommessa.
L’intero Ep è lo-fi e i brani si prestano bene a questo tipo di registrazione, intimisti e narrativi come sono, evocativi e dolci, e ricordano tanto De Gregori e, più in generale, la musica d’autore degli anni ’70. La malinconia pervade tutti i 15 minuti di ascolto, ma lascia comunque un sorriso sulle labbra, come una di quelle sensazioni che provi in fondo al cuore, un sottofondo dolce e mai invadente. Ugo Moscato mi piace, il suo essere così semplice e diretto è un punto a suo favore e spero davvero che continui con la sua passione, ché da buoni risultati.
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La recensione Canzoni per pochi amici di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-01 00:00:00
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