Può sembrarti fuori luogo, ma ai motivetti dell'orso tu resistere non puoi.
“Ho un motivetto in testa che anche se volessi non potrei scacciare via, ti giuro ci provo, mi sembra fuori luogo ma è più forte di me”. E niente, è così, questi versi aprono l'ep descrivendolo di brutto: motivetti che li senti una volta e addio, te li canti a ripetizione, anche se non vuoi, anche se ti sembra fuori luogo. Anche se non hai più l'età per pensare alla tesi come a un evento di un futuro lontano, anche se ti sei rotto le palle degli strumentini e delle storielle d'amore da aperitivo, anche se vuoi il rock e il dramma e vorresti sfasciare una chitarra in testa ai “giovani cantautori” che invece dei massimi sistemi cant(icchi)ano di frangette e pizze fredde, non ce la potrai fare, e quindi ti avverto, c'è un unico modo per non passare una settimana intera (minimo) con “una pizza fredda non si può buttare” e “ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi” che ti girano indefessamente in testa: non ascoltare, mai, L'orso.
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La recensione Il tempo passa EP (outtakes e inediti) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-16 00:00:00
COMMENTI (4)
Dopo otto ore in ufficio, prendo l'ascensore come Joseph Gordon-Levitt in 500 Giorni Insieme. Ma io in cuffia non ascolto i The Smiths, ascolto sempre L'orso. Ed è il momento più bello della giornata.
Stra d'accordo con questo articolo.
E' una dipendenza assoluta, non puoi fare a meno di continuare ad ascoltarli all'infinito,senza stancarsi mai.
Non si può fare a meno di loro, questo è sicuro.
Non so se si può "guarire" da questa cosa ma in fondo a chi interessa?
Io voglio stare qui a canticchiarli senza smettere mai.
E' vero, sono come la droga eh.
Li ascolti una volta e poi no ne puoi più fare a meno ;)
Ormai è troppo tardi, sono una gioia e continuerò a canticchiarli!! :)