Ciò che si respira da questa collezione di dieci brani è ovviamente tutto ciò che un viaggio sulla Highway 61, zaino in spalla e passo zen, potrebbe restituirci
Blues, sempre blues, fortissimamente blues. Potrebbe essere questo, parafrasando il celebre incedere alfieriano, la summa di questo lavoro a nome "Cosmic Sessions". Registrate in presa diretta in New Mexico dal produttore statunitense Jono Manson (Bruce Springsteen, Joan Baez e Joan Osborn) in queste sessioni cosmiche, Alessandro Battistini, declina il genere nato sul delta del Missisipi, in ogni sua forma: da quella psichedelica a quella più tradizionale e "cantautorale" tanto cara al Dylan non ancora sbarcato a Londra e infatuato di The Beatles e The Animals.
Ciò che si respira da questa collezione di dieci brani è ovviamente tutto ciò che un viaggio sulla Highway 61, zaino in spalla e passo zen, potrebbe restituirci se avessimo abbastanza tempo e amor fati per intraprenderlo. In una recente intervista, l'ex Mojo Filter confessa che sì, “quando l’ho scritto, ho avuto la sensazione che i pezzi fluissero in modo naturale e spontaneo, quasi aspettassero da un po’ di essere scoperti e incisi”. Nessuna definizione risulta più azzeccata per circoscrivere ciò che esattamente si avverte sin dal primo ascolto, una sorta di flusso di coscienza kerouaciano traslato in musica, tutto ciò che amiamo, odiamo, al cui cospetto ci inginocchiamo per manifesta inferiorità (leggi Amore) messo su carta e trasferito dal cuore ai polpastrelli.
Una chitarra acustica, un banjo, qualche sprazzo di elettricità hendrixiana (“The Wise Rabbit”), il folk trasognante di “Xmas Time's Outside my Door” e “Home” la lezione del maestro Chuck Berry mirabilmente messa a frutto in “Walking the Dog”, la stupenda ballata “The Inner Side”, sono soltanto alcune delle ragioni per le quali questo disco risulta essere un piccolo capolavoro fuori dal dallo spazio e dal tempo, uno spaccato di quell’America rurale che abbiamo sempre amato leggendo i romanzi di Steinbeck e O’Connor. Ottimo esordio per Alessandro Battistini in versione “senza filtro”, e proprio come accade con le bionde recanti la ormai celeberrima dicitura sul pacchetto, diamo una boccata a pieni polmoni e becchiamoci ‘sta sferzata in più di nicotina.
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La recensione Cosmic Sessions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-28 00:00:00
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