Banda Fratelli L'amore è un frigo pieno 2014 - Pop rock

L'amore è un frigo pieno precedente precedente

Pop lieve e senza graffi con un immaginario quasi da bimbo

Questo secondo lavoro dei cuneesi Banda Fratelli scorre leggero e lieve, senza increspature o pieghe particolari. La familiarità con l’ascoltatore si crea fin dal primo brano grazie alla struttura pop rigida su tutte le richieste radiofoniche standard di qualche anno fa: introduzione non troppo lunga, strofa che parte entro 30 secondi, hook o ritornello entro un minuto e trenta, durata entro i quattro minuti.

La mancanza di sorprese particolari dal punto di vista degli arrangiamenti e delle strutture, sebbene una certa perizia e professionalità vada riconosciuta, permette di concentrarsi maggiormente sui testi. Sarà la sonorità non proprio attuale o la surrealità, ma sembra a tratti di risentire il Francesco Baccini più ispirato e dal maggior successo, anni novanta. Ma la poetica utilizzata nei brani è differente da quella del cantautore genovese e si pone l’obiettivo di parlare del mondo dei grandi attraverso gli occhi di un bambino, “come in un libro di Gianni Rodari”, citando la descrizione del disco. Non sempre l’esito rispecchia le premesse, dato che le immagini presentate sono spesso palesemente scelte dalla sensibilità di un adulto, con una malizia differente, ma il risultato finale a suo modo funziona, creando una narrazione per immagini semplici o semplificate, in cui entrare e lasciarsi immergere. I testi, sopratutto degli incisi, entrano in testa con una facilità disarmante, catchy e fortemente orecchiabili, anche se forse questo potrebbe nuocere alla longevità dell’opera nel tempo. Per ora, buon ascolto.

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La recensione L'amore è un frigo pieno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-28 00:00:00

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