I Missili Le Vitamine 2014 - Pop, Indie, Ritmi

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Canzoni come pillole di energia, ma dal ritmo rilassato.

“Missili che non vanno da nessuna parte”? No no, questi sembrano sapere esattamente dove puntare: in direzione di un pop fresco, vitaminico come da titolo (ma attenzione, si sa che per quanto innocue le medicine hanno quasi sempre un retrogusto amaro), e non banale. Obiettivo puntato e centrato in pieno dalla band abruzzese – o forse sarebbe meglio chiamarlo collettivo, vista la formazione “in evoluzione”, che al momento vanta membri di, fra gli altri, Management del dolore post-operatorio e I giorni dell'assenzio.

Loro, per la precisione, si definiscono “tribù del suono”, ed è un appellativo quantomai calzante: l'idea che si ha ascoltando queste canzoni è proprio quella di un gruppo di nomadi che si ritrovano per scoprire il mondo e, fra una tappa e l'altra, fare una musica dettata dal ritmo e dal movimento. Il ritmo da parata di “Fossili”, quello da discoteca sui generis di “Ci vorrebbe un coltello”, e quello caraibico (i Caraibi rivisti e corretti dallo spirito new tropical alla Vampire Weekend-Boxerin Club-Selton) di “Fotoricordo” e “Se vai”. Un movimento non esplosivo, un incedere energico ma tranquillo che parte dalla marcia folk di “Fossili” e dalla danzereccia “Ci vorrebbe un coltello”, passa per l'algida “Dio romano” e la nostalgicamente vacanziera “Fotoricordo”, si ferma a tenere il tempo della filastrocca tribale (appunto) “Una grande tribù”, torna a viaggiare raccontandoci cose e luoghi come “il deserto del Sudan, la primavera in Yucatan” (“Se vai”) e atterra sui beat vibranti e sui cori nervosi di “A bastonate” e sulle note diafane della title-track.

No, questi non sono missili da guerra, non ti aggrediscono al primo ascolto, ma ti si sciolgono dentro senza che tu nemmeno ci faccia tanto caso, diffondono pacificamente le loro melodie semplici ed efficaci, le parole affilate come coltelli - e pugni, bastoni, rabbia, guerra – e morbide come la sabbia nei ricordi dell'estate, la loro vitalità a colori pastello. Come le vitamine, che quando le prendi non hanno effetti rapidi e sconvolgenti, ma poi ti fanno sentire sveglio e pimpante.

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La recensione Le Vitamine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-16 00:00:00

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