Ai Crystal Lake i System Of A Down, musicalmente parlando, devono aver cambiato la vita. Perché, dopo innumerevoli cambi di line-up e di stili musicali, sembra che abbiano trovato in loro il punto di riferimento intorno a cui rotare.
E quello che sentiamo è proprio nu-metal nello stile dei S.O.A.D., sebbene si noti che i nostri hanno tra le loro esperienze passate il punk. Infatti il suono è meno metal della band titolare di “Toxicity”, virando decisamente a tratti verso strutture più punkeggianti (come in "Jhonny Silver"). Intendiamoci, permangono cambi di ritmo, strutture sghembe, giochi di voce tra il melodico e l'urlato, ma si sente che c'è qualcosa di diverso dal metal alle radici. In più, dato molto particolare, tutti e tre i membri della band cantano, aspetto che segna un punto a loro favore. Ma...
Ma prendere inspirazione da un gruppo è cosa normale, poi però bisogna metterci molto di proprio. E il suono dei Crystal Lake e ancora troppo S.O.A.D.-dipendente. Capiamoci: c'è di molto peggio in quanto a mancanza di personalità (del tipo gente che suona reggae, blues o punk senza una ragione di esistenza, per non parlare del crossover); però i Nostri dovrebbero forse provare a sfruttare le particolarità, come le tre voci, in modo ancora più intenso, per dare un taglio più peculiare alla proposta. A questo proposito, anche il background punk potrebbe mutarsi da uno svantaggio (perché certi pezzi vocalizzi e alcuni coretti in particolare fanno un po' troppo band emo del liceo - vedi ad esempio qualche coretto di "Equalizer" - e ciò non è bene) ad un vantaggio (se riuscissero ad integrare nella loro musica una sana furia hard-core). Certo alla fine si tratta di gusti, ma si preferirebbe comunque un suono più complesso, magari anche più massiccio e, soprattutto, più personale.
Sole a sprazzi, insomma, ma ci auguriamo che queste nuvole si dissolvano al più presto. Ci contiamo, perché in fondo il cd non era affatto male.
---
La recensione Six flowers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-06-04 00:00:00
COMMENTI