The Land Of the snow è una one man band che viene da Zurigo, Svizzera. Joel Gilardini è l'uomo che si cela dietro questo progetto, servendosi solo della sua chitarra, e di un computer. Questo secondo ep, è una registrazione live di 6 pezzi. Cosa succede se prendi una chitarra e la suoni da jazzista ma con i suoni dello stoner? Questo succede. Una confusione che ti attanaglia le cervella e te le stritola. Una sfida a chi abbandona prima. Ma Gilardini non molla, e se la cava egregiamente.
Il suo è un approccio da musica elettronica applicato al jazz core metal, solo contro il pubblico, con chitarra e computer a fargli da spada e scudo. In realtà ci sarebbero anche le immagini, i visual, a dargli manforte. Dal vivo, artisticamente parlando, deve essere parecchio suggestivo. Le strutture delle sua canzoni tentano di fregarci, potrebbero sembrare improvvisazione, ma la matematica non mente, e sopratutto lascia poco spazio.
Altro punto a favore di Gilardini è che non esagera mai nei virtuosismi, sacrifica il superfluo per l'essenza della canzone, la riuscita di un percorso, il che è molto apprezzabile. Queste canzoni live servono a farvi pensare "ok, se passa dalla mia città vado a sentirlo". Un trailer audio, che funziona.
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