Un ibrido fra un sogno ipnotico e un ossessivo risveglio, new wave scura ed elettronica ossessiva
“Have you ever been?” è un ibrido fra un sogno ipnotico e un ossessivo risveglio sudato col fiato corto, come quando non riusciamo a ricordare l’incubo che ci ha accompagnato per tutta la notte e la situazione attorno a noi si fa surreale, rarefatta.
I primi sentori ossessivi si hanno da subito con “Another place to be”, un rock deciso costruito su una base elettronica martellante, suoni pieni che si fanno spazio agili per arrivare alla danzereccia “Leather”, sintetica e penetrante come una lama affilata, ammiccante e sensuale quanto misteriosa e acidula. In “Invisible” si intrufolano piano percussioni secche e ripetitive, insieme a loop martellanti e scuri, mentre “Fingers” cambia le carte in tavola, sviluppandosi prima su arpeggi di chitarra flebili, per poi successivamente prendere ritmo col passare dei secondi. Più si va avanti con l’ascolto e più si rimane ipnotizzati dal disco, provate con la suadente “The magic”, o ancora di più con “The deepest darkest side”, echi afro molto cupi, quasi minacciosi. Si torna anche per un po’ a respirare con l’entrata in scena di “Feel”, brano che gioca su atmosfere electro pop, come se i Depeche Mode si fossero ammorbiditi improvvisamente, trasformandosi nei Kills con “Love gun”, sfrontata ed energica. “The second way” si fa più fredda e distorta, new wave sin nel midollo, per poi chiudere con “Under”, l’inaspettata ballad à la Bowie, leggera e delicata con le sue aperture di archi ariose e dolci.
IN.VISIBILE ci propone un disco davvero ben fatto che consiglio vivamente, da ascoltare e riascoltare senza sentirsi mai saturi o stanchi, come se fossimo ipnotizzati da una forza oscura che ci trascina a sé, ma senza spaventarci. Ci sono tutte le carte in regola per avere un futuro interessante, non resta che attendere sviluppi.
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La recensione Have You Ever Been? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-22 00:00:00
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