Sul passaporto nazionalità patchanka. Bon voyage!
Il concept del viaggio esploso in ogni direzione quello dei siciliani Caruana Mundi. Un percorso attraverso le sonorità abbracciando tre continenti con una scelta di patchanka etno-rock tra Americhe, Europa ed Africa. Se è dell’America il compito di cercare di tessere l’ordito principale, ma mai preponderante, con richiami alle varie tradizioni rock (e non solo, come il reggae) ma anche alle evoluzioni psichedeliche e country, subito arrivano le influenze spiccatamente mediterranee tra esperienze cantautoriali europee, ritmiche africane e melodie mediorientali. Il continuo girovagare tra le varie sponde del mediterraneo, anche linguistico, porta un mix di spezie preponderante su cui stendere l’impianto lirico di tutto il lavoro, pescando nella tradizione. L’album infatti in nove brani ripercorre il viaggio di Dante agli Inferi ma affrontandolo in un continuo rovesciamento di piani tra individuo e società, morale e morali, così come tra storia ed attualità. Un lavoro complesso e molto articolato, immediato nell’avvolgere l’ascoltatore nell’atmosfera sonora ricercata ma che a volte necessita di ri-ascolti prolungati per non perdersi nei vari vicoli che nello scuro della notte a volte posson sembran simili anche se in realtà puntellati di continue lanterne differenti. Un album maturo che richiede un ascolto maturo ed attento quindi, pronto a lasciarsi immergere e trasportare.
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La recensione Angeli, Dannati e Anime sospese di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-09 00:00:00
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