Un cd nato da vecchi nastri dimenticati nella polvere che, diciamolo, stavano benissimo dove stavano. Invero la storia é un po' più complessa, perché questo cd é composto da sei brani elettronici dei 2 precedenti demo del gruppo di Massimo Ruberti. La domanda, che ovviamente sorge spontanea, é: perché? Erano anni che non sentivo un prodotto cosi intensamente noioso: una serie di banali giri elettronici uniti a qualche riff di chitarra e qualche groove di basso. Uno ascolta un cd che si intitola "Dismusic" e si aspetta un bel po' di sana e tamarra musica anni '70; invece nulla, solo suoni che sembrano usciti da qualche videogame degli anni che furono. Dirò di più: nelle note stampa si tirano in ballo nientemeno che i Kraftwerk, si fa riferimento al dark, ai Mercury Rev, alla nuova psichedelia... ma dove? Per favore, mandatemi i demo veri, quelli del gruppo di cui dite e non questo obbrobrio, ovviamente sconsigliato a tutti. Sottobicchiere.
---
La recensione Dismusic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-06-09 00:00:00
COMMENTI